Domenica 16 marzo, alle 17:00, alla Casa del Popolo di Vaiano, per la rassegna “Fiabe a teatro”, “Favolara” presenta lo spettacolo “Il piccolo cacciatore di libellule” di e con Lisa Biancalani. Una storia raccontata secondo la tecnica del teatro Kamishibai, con immagini ispirate ai dipinti dei celebri artisti della cultura artistica-giapponese del periodo Edo, (ukiyo-e). A seguire laboratorio gioco-teatro e poi merenda per tutti. Durata, spettacolo e laboratorio, 90 minuti circa. Età consigliata 5-10 anni. Ingresso 5 € (comprensivo di spettacolo, laboratorio e merenda). E’ necessaria la prenotazione al numero 3315815300.
Il protagonista di questa storia è un giovane pittore giapponese, che sogna di realizzare grandi opere. Una notte, al chiarore della luna, inizia a seguire una libellula. Incontrerà tanti animali, attraverserà molti luoghi e si imbatterà in Yokai, Oni, Tanuki e Kitsune, Samurai e Yamamba. Grazie a loro conoscerà tanti racconti e riceverà le giuste ispirazioni per realizzare opere senza tempo.
Al termine della rappresentazione il pubblico sarà invitato a sperimentare alcune delle tecniche, mettendo in scena una propria storia, usando maschere e travestimenti, oltre che immagini, ispirate all’arte ukiyo-e da colorare sul momento per realizzare una propria scenografia Kamishibai. Tutto il materiale sarà fornito.
II Teatro Kamishibai, conosciuto anche come ‘teatro di carta’, è un’antica forma di narrazione originaria del Giappone. Il Kamishibai (纸 芝 居), traducibile come “dramma di carta” ha avuto la sua massima espressione tra gli anni Venti e gli anni Cinquanta del Novecento. Un tempo era utilizzato solo dai cantastorie, che andavano per strada colla loro bicicletta e teatro di carta. Si basa su un teatro in legno, un originale ed efficace strumento per l’animazione di immagini che si
combinano alla voce narrante. La Storia è raccontata a voce e allo stesso tempo si susseguono illustrazioni che vengono fatte scorrere sul sostegno di legno.
Favolara si occupa da anni di tecnica della narrazione mediante l’utilizzo di albi illustrati, silent book, teatro Kamishibai, teatro delle ombre e teatro in scatola, narrazione cross-mediale e storytelling, realizzando tanti percorsi in Biblioteche, Scuole, Associazioni Culturali e Festival vari. Il suo è un teatro narrativo, ma anche educativo. Un teatro, cioè, capace di raccontare storie e, allo stesso tempo, di dipanare l’immaginario infantile, usando laboratori che possano far vivere un’esperienza fantastica, connessa alla percezione del teatro come luogo magico.