Al Terminale Cinema, da lunedì 12 dicembre, 4 appuntamenti con il cinema del Prato Festival 2016. Il regista Riccardo Jacopino conduce il pubblico in un viaggio che, partendo da una storia di successo tutta pratese, quella del restauro della Basilica della Natività a Betlemme, prosegue attraverso film e documentari che raccontano l’attualità del nostro paese. Inizio proiezioni ore 21.30, ingresso libero.
Lunedì 12 dicembre, ore 21.30
Restaurare il cielo
di Tommaso Santi (Ita 2016, 50’)
Un restauro epocale, quello della Basilica della Natività in Betlemme, realizzato a partire dal 2013 dalla Piacenti S.p.A. di Prato, che ha restituito al suo antico splendore un ciclo di mosaici unico al mondo. Il documentario segue passo passo quest’opera monumentale, fino a mostrare la ritrovata bellezza della basilica Patrimonio dell’Umanità.
Interverrà il regista.
lunedì 19 dicembre, ore 21.30
Bella e perduta
di Pietro Marcello (Ita 2015, 86’)
La notte di Natale muore il pastore Tommaso e Pulcinella riceve l’incarico di salvare il bufalo parlante Sarchiapone. Un apologo morale in forma di fiaba che, unendo documentario e finzione, individua nella Terra dei fuochi il luogo per osservare Zenit e Nadir del Belpaese: la brutalità dell’ignoranza e il disprezzo per il passato da un lato, lo splendore dei paesaggi e gli slanci di ingegno umano dall’altro.
lunedì 2 gennaio, ore 21.30
Le ultime cose
di Irene Dionisio (Ita, Fr 2016, 85’)
A Torino, al banco dei pegni, una moltitudine dolceamara impegna i propri averi in attesa del riscatto o dell’asta finale. Tra i mille volti che raccontano l’inventario umano del nostro tempo, tre storie s’intrecciano sulla sottile linea del debito morale. Un racconto corale sullo stare al mondo ai tempi della grande disuguaglianza.
lunedì 9 gennaio, ore 21.30
Dustur
di Marco Santarelli (Ita 2015, 74’)
Nella biblioteca del carcere di Bologna, un gruppo di detenuti partecipa a un corso organizzato da insegnanti e volontari sulla Costituzione italiana. Un giovane arabo in attesa del fine pena è alle prese con “gli inverni e le primavere” della libertà e un futuro tutto da scrivere. Un viaggio dentro e fuori il carcere, per raccontare l’illusione e la speranza di chi ha sognato e continua a sognare un “mondo più giusto”.
A cura di Casa del Cinema di Prato, Comitato promotore Casa del Cinema, Arci Prato.
Con il sostegno del Comune di Prato, Assessorato alla Cultura.