Al Terminale Cinema fino a mercoledì 22 marzo sono in programmazione THE WHALE di Darren Aronofsky, con Brendan Fraser, vincitore del Premio Oscar come Miglior attore protagonista, e UN UOMO FELICE, di Tristan Séguéla, con Fabrice Luchini. Inoltre: domenica 19 alle 10:30, per la rassegna “Cinefilante. Film per i piccoli“, AL CINEMA CON PAPA, una selezione di corti d’animazione dedicata ai papà nel giorno della loro Festa (2+); martedì 21 per la rassegna del Mabuse Cineclub dedicata al regista cinese Wong Kar-Way “AS TEARS GO BY“, versione originale con sottotitoli in italiano. Giovedì 23, invece, l’appuntamento è con CIPRIA di Giovanni Piperno che sarà presente in sala per presentarlo. Tutti i dettagli e gli orari su www.terminalecinema.com
THE WHALE
di Darren Aronofsky, con Brendan Fraser, Sadie Sink. (Dramm. USA, 2022, durata 117’). La storia di un professore d’inglese che soffre di grave obesità e tenta di riallacciare i rapporti con la figlia adolescente per cercare un’ultima possibilità di riscatto. Candidato a 3 Premi Oscar
Charlie è un uomo obeso di una cinquantina d’anni. Vive solo, passa le giornate seduto sul divano tenendo corsi di scrittura online, guardando la tv e mangiando compulsivamente. Nella sua vita ci sono Liz, amica infermiera che si prende cura del suo stato di salute sempre più precario, e la figlia Ellie, diciassettenne che ha abbandonato quando era bambina per seguire l’amore della sua vita, Adam, il cui successivo suicidio è alla causa della sua obesità. Sentendo la morte avvicinarsi Charlie decide di spendere il tempo che gli resta per riconciliarsi con Ellie, la quale non gli ha mai perdonato la sua scelta..
dOMENICA 19 ore 21:15 in versione originale sottotitolata
UN UOMO FELICE
di Tristan Séguéla, con Fabrice Luchini. In una cittadina del Pais-de-Calais, il Sindaco conservatore è pronto a ripresentarsi, ma una sorpresa inaspettata mette a repentaglio la sua rielezione e la sua vita. Commedia, Francia, 2023, durata 89′. “Una commedia, che affronta con intelligenza e ironia temi attualissimi e mette alla berlina i tanti pregiudizi che ancora circondano l’identità di genere” Mymovies
In una cittadina del Pais-de-Calais, estremo nord della Francia, il non più giovane sindaco conservatore Jean Leroy è pronto a ripresentarsi ai suoi elettori e a governare per il terzo mandato di fila. Una sorpresa inaspettata, però, mette a repentaglio la sua vita pubblica e privata: la moglie Edith, dopo anni di matrimonio e fedeltà, ha iniziato la transizione per diventare uomo. Incapace di accettare la decisione della moglie – che ha seppellito biancheria e vestiti femminili, indossa baffi finti e chiede di essere chiamata Eddy – Jean dovrà mettere in discussione idee e preconcetti e trovare il modo, tra la casa, la piazza e i luoghi del suo potere, di venire a patti con una nuova vita.
AL CINEMA CON PAPA’
Un programma di cortometraggi dedicati ai papà nel loro giorno di festa. Di Solène Bosseboeuf / Flore Dechorgnat / Tiphaine Klein / Auguste Lefort / Antoine Rossi / Filip Diviak / Jeon Seung-bae / Josè Prats / Alvaro Robles – Francia/Repubblica Ceca/Corea/Spagna/2017-2021/ durata 37’/ età consigliata 2+
Un gita in kayak un po’ troppo avventurosa, un padre con una barba a forma di ombrello, un instancabile papà batteria e un altro che fa un lavoro troppo duro. Quattro cortometraggi che raccontano di figure di padri protettivi, premurosi, talvolta fragili, non sempre perfetti, ma che ci sono sempre per i loro figli e le loro figlie.
AS TEARS GO BY
Per la rassegna “Una questione di stile: il cinema di Wong Kar-Wai”, a cura del Mabuse Cineclub, un film con Leslie Cheung, Andy Lau, Carina Lau, Maggie Cheung, Jacky Cheung. Drammatico, Hong Kong 1991, durata 95’. Anni Sessanta. Un ragazzo senza lavoro ciondola da una ragazza all’altra. Poi decide di andare nelle Filippine per trovare una madre a lui sconosciuta. V.O.SOTT
Hong Kong, 1960. Il giovane dissoluto Yuddy seduce e poi abbandona due ragazze – la cassiera Su Li-Zhen e la cantante Mimi – prima di partire per le Filippine alla ricerca della sua vera madre e delle radici che lo possano ancorare alla vita.
Biglietti: intero 6 €, ridotto 5 € (soci Casa del Cinema, Abbonati Metastasio, Pratosfera Card) Ingresso riservato ai possessori di tessera associativa 2023 (1 €)
CIPRIA. IL FILM DELLA VOSTRA VITA
Il fotografo e regista Giovanni Piperno sarà a Prato, al Terminale Cinema, per presentare il documentario “CIPRIA”, di Giovanni Piperno e Anna Villari. Una produzione e distribuzione Luce Cinecittà. 1941. Un concorso invita le donne italiane a raccontare le loro vite, per farne un film. C’è una giuria, ci sono tre vincitrici. La guerra interrompe tutto. Oggi un film riscopre quelle storie e quelle donne: dimenticate, attualissime, rivelatorie. Cipria è il film tratto dalla loro storia vera. L’evento è organizzato in collaborazione con Sedici.
1941, l’Italia è in guerra. Ma il regime tende a rassicurare su una vittoria vicina. C’è tempo ancora per innamorarsi dei divi del cinema, della radio, di Cinecittà. In questo clima la casa cosmetica di proprietà di Giuseppe Visconti di Modrone, padre di Luchino, lancia un concorso associato a una cipria di nuova uscita, “Velveris, velo di primavera”. Il concorso invita le donne italiane a inviare la storia, vera, della loro vita, al giornale “L’Illustrazione del Popolo”. Le più belle saranno pubblicate e radiosceneggiate, la vincitrice addirittura trasformata in un film. Ideatori del concorso sono Dino Villani, il massimo pubblicitario dell’epoca e l’inventore del concorso che dopo la guerra sarebbe diventato Miss Italia, e il futuro padre del Neorealismo, genio letterario e editoriale, Cesare Zavattini. La giuria è di vaglia: con lo stesso Zavattini, Alba De Cespedes, Luchino Visconti, Vittorio De Sica. Il concorso è un successo, le storie arrivano a centinaia. La giuria proclama persino tre vincitrici.
Poi tutto si interrompe. La guerra si rivela tragica. Tutto si polverizza, come cipria al vento. Rimangono però le storie di quelle donne. Vive, attualissime, e riemerse dalle pagine dei giornali. L’autrice le ha ritrovate, il regista le ha lette e selezionate. Così, ottanta anni dopo, il film tratto dalle loro vite, è finalmente realizzato.
Cipria mette in scena i racconti di tre vite femminili còlte ‘in presa diretta’ nel 1941. Lo fa con un uso ricco, creativo dei filmati del grande Archivio Luce, messi in gioco in contrappunto, con accostamenti sperimentali e sorprendenti, insieme a quelli di un altro scrigno come i repertori di Home Movies. Ne emerge un racconto inaspettato: parole e sensibilità di 80 anni fa ci si rivelano vicine per voglia di emancipazione, libertà, senso di oppressione e rivendicazione delle loro protagoniste. Le voci narranti del film, tra cui quella partecipe di un’attrice amata come Lucia Mascino, danno tutta la distanza dei progressi fatti dalle donne in questo secolo, ma anche tutta la vicinanza delle loro ansie, aspirazioni, delle fughe in avanti nella Storia.
Lo stato di storie ‘sospese’ da un grande evento storico come la guerra, dona freschezza a questi racconti – realistici, avventurosi, intimi – e ci fa capire insieme quanta strada è stata fatta, e quanto ancora la società abbia da ascoltare e imparare dalla voce delle donne.